Si è svolta, presso la Sala Cavour del MIPAAF, una riunione sulla “Delimitazione degli spazi marittimi tra Italia e Grecia”. Risultato di un’iniziativa greca, questa nuova negoziazione riprende da dove ci si era bloccati, a seguito dell’inserimento di alcune clausole che l’Italia non aveva potuto accettare. La contrattazione non sarà certamente semplice.

In tal senso, vi è stata la scorsa settimana un incontro con il Ministero degli Affari Esteri, durante il quale le Amministrazioni hanno riportato le loro posizioni.

La riunione non ha evidenziato particolari preoccupazioni rispetto alla possibile decisione della Grecia di creare una Zona Economica Esclusiva (ZEE), ferma restando la necessità di una consultazione e collaborazione con il nostro Paese. Ben più complicata è invece la situazione secondo cui la Grecia potrebbe decidere di ampliare la propria territorialità verso le 12 miglia rispetto alle 6 miglia odierne. Si rileva in tal senso la necessità che, qualora fossero apportate tali modifiche territoriali, venisse comunque riconosciuta l’attività e di conseguenza una storicità del lavoro dei nostri pescherecci in area greca. Se questo problema non dovesse risolversi, si delineerebbe una situazione piuttosto preoccupante per il futuro non solo di un settore, già gravato da imposizioni e sanzioni elevate, ma anche del Paese stesso. Si andrebbe in questo modo a creare una difficoltà per i pescherecci che sarebbero costretti a dislocarsi in altre zone territoriali italiane, riducendo le possibilità lavorative e di pesca della flotta nazionale.

Per questo motivo, rispetto alla delimitazione degli spazi marittimi, la posizione della CONFSAL Pesca – rappresentata oggi da Giulia Mariani – è di cautela poiché si tratta di una questione decisamente delicata che potrebbe creare non poche problematiche alle nostre flotte e ai nostri pescatori. Auspichiamo quindi un’azione ed una contrattazione volta alla protezione dei nostri mari al fine di salvaguardare un settore già troppo spesso penalizzato.