È stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri il Decreto “Cura Italia” che introduce misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Per il settore pesca – fa sapere Giulia Mariani della CONFSAL – le misure principali del Decreto sono:
- Cassa Integrazione In Deroga estesa a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi, anche al settore pesca, per un massimo di nove settimane;
- Misure in favore del settore agricolo e della pesca, come la possibilità di aumentare dal 50 al 70% la percentuale degli anticipi spettanti alle imprese che hanno diritto di accedere ai contributi PAC e la costituzione di un fondo presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per assicurare la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, per la copertura degli interessi passivi su finanziamenti bancari e dei costi sostenuti per interessi maturati sui mutui, nonché per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca;
- Introduzione di incentivi e contributi per la sanificazione e sicurezza sul lavoro: anche per le imprese di pesca che attuino interventi di sanificazione e di aumento della sicurezza sul lavoro, vengono introdotti incentivi come credito di imposta;
- Contributi per le imprese per l’acquisto di dispositivi e altri strumenti di protezione individuale;
- Accesso al Credito facilitato per le PMI attraverso l’ampliamento del Fondo Garanzia;
- Sospensione fino al 30 settembre 2020 di mutui e altri finanziamenti rateali;
- Sospensione dei versamenti da autoliquidazione, Iva, tasse tributi, ritenute, contributi previdenziali e assistenziali, premi per assicurazione obbligatoria, fino al 31 maggio 2020.