Arriva il divieto di apporre certificazioni relative al Covid-19 su prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura. Lo prevede un emendamento Pd, a firma unica Mino Taricco, approvato nella notte in commissione Bilancio del Senato al dl coronavirus ter, il cosiddetto Cura Italia.

L’emendamento, che interviene sull’articolo 78 del provvedimento, agisce sulle relazioni tra acquirenti e fornitori definendo “pratica commerciale sleale vietata” la subordinazione di acquisto di prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura a certificazioni non obbligatorie riferite al Covid-19, né indicate in accordi di fornitura per la consegna dei prodotti su base regolare antecedenti gli accordi stessi. Chi viola il divieto, ad eccezione del consumatore finale, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 15 mila a 60 mila euro. A vigilare è l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Gli introiti derivanti dall’irrogazione delle sanzioni saranno riassegnati al Mipaaf per il finanziamento di iniziative per il superamento di emergenze e per il rafforzamento dei controlli.