“Più spazio alla piccola pesca artigianale, ampliamento del regime di deroga anche a fronte di eventi metereologici avversi che impediscano l’attività di pesca, ridimensionamento delle norme per la notifica di sbarco preventiva e per la videosorveglianza, che chiediamo sia eliminata dalle piccole imbarcazioni: sono i contenuti dei principali emendamenti che abbiamo presentato in Commissione intervenendo sul regolamento che istituisce un ‘piano di gestione pluriennale del tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo’. Interventi tesi a migliorare il testo e renderlo più aderente alle necessità dei pescatori italiani, che vanno supportati concretamente, tanto più oggi che la drammatica stagione Covid sta dispiegando i suoi nefasti effetti anche su questo comparto.

La proposta Ue abbia larghi margini di affinamento: per questo chiediamo accogliere le nostre richieste che tendono a una sburocratizzazione del settore e a fornire risposte reali e concrete ad uno dei comparti più importanti dell’economia italiana. Per ciò che concerne l’ampliamento delle quote della piccola pesca artigianale, che larghissimo spazio occupa nell’attività del nostro Paese, abbiamo agito sia nell’articolato del testo che a livello di allegato, preoccupandoci di non ledere i diritti di coloro che praticano la pesca del tonno, che non verrebbero minimamente intaccati da eventuali modifiche in questa direzione. Abbiamo chiesto altresì che il regime di deroga superi il mero concetto di ‘crisi sanitaria pubblica’ e venga allargato a tutte le condizioni metereologiche avverse che, sempre più frequentemente, visti i cambiamenti climatici, colpiscono il settore, impedendo alle imbarcazioni un corretto e regolare svolgimento del proprio lavoro e compromettendo il bilancio delle imprese. Di fronte alle mutazioni naturali, ritengo sia una norma assolutamente necessaria e di buonsenso. Non abbiamo modificato nulla per quanto concerne la pesca ricreativa. Va invece assolutamente sburocratizzato il sistema di notifica preventiva per le imbarcazioni inferiori ai 12 metri, posticipandolo, per questioni di sicurezza dell’equipaggio, a una volta concluse le operazioni di attracco. Per i controlli, giova ribadire che Lega resta assolutamente contraria alla videosorveglianza sulle imbarcazioni: l’Ue sappia che i nostri pescatori non sono criminali e che sul punto difenderemo la categoria”.

Lo ha dichiarato l’europarlamentare Massimo Casanova, componente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo.