“L’Unione Europea deve nuovamente esortare le autorità libiche a ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) e permettere ai nostri pescatori di svolgere la loro attività in condizioni di assoluta sicurezza nel pieno rispetto delle leggi internazionali”. E’ l’appello lanciato dalla leader di Fratelli d’Italia Meloni intervenendo al webinar organizzato dal partito sul tema del mare. “Nello specifico, all’articolo 4 la Convenzione dichiara che ogni Stato è libero di stabilire l’ampiezza delle proprie acque territoriali, fino ad un massimo di 12 miglia marine mentre alcuni stati come la Libia, che non ha mai ratificato la convenzione, applicano arbitrariamente limiti piu’ che raddoppiati, creando le situazioni di assoluto pericolo che ben conosciamo e che abbiamo descritto. Tutto questo – aggiunge Meloni – è già stato ampiamente denunciato da Fratelli d’Italia in tutte le sedi. E’ sempre più necessaria una presa di posizione ferma e concreta del governo italiano nei confronti di qualsiasi altro atto intimidatorio contro le nostre imbarcazioni in quanto non e’ solo la Libia a preoccuparci ma anche paesi come l’Egitto, la Tunisia e l’Algeria che stanno creando non poche problematiche ai pescatori sardi. Le acque italiane non possono essere oggetto di ripetuti sconfinamenti con lo scopo di depredare le nostre risorse ittiche ed essere la meta designata dagli scafisti per lo sbarco dei clandestini”.

“E non dimentichiamo neanche – aggiunge Meloni – gli errori imperdonabili compiuti dai governi precedenti con l’accordo di Caen che ha consegnato alla Francia pescosissime zone del Mar Ligure e del Mar di Sardegna. Così come voglio ricordare la proposta di Fratelli d’Italia di creare un Ministero del Mare, proprio per coordinare la gestione di tutte le attività connesse alla blue economy, oggi troppo spesso considerate figlie di un Dio minore. Invece il mare per noi è una grande risorsa e come tale non ci stancheremo mai di difenderla”.

Della stessa idea è il segretario nazionale della Confsal Pesca Bruno Mariani che su questo tema si batte da tempo.