Con lo scopo di dare “adeguata informazione agli operatori del settore circa le modalità di conferimento dei rifiuti accidentalmente pescati o volontariamente raccolti”, sono previste “adeguate forme di pubblicità e sensibilizzazione a cura dell’Autorità di sistema portuale o a cura dei Comuni territorialmente competenti nell’ambito della gestione dei rifiuti urbani”, anche con protocolli tecnici “che assicurino la mappatura e la pubblicità delle aree adibite alla raccolta e la massima semplificazione per i pescatori e per gli operatori del settore”. Lo prevede un emendamento, approvato sul ddl Salvamare in commissione Ambiente al Senato, a firma della presidente della stessa commissione Vilma Moronese (Misto).

Il ddl già prevedeva che gli enti gestori delle aree marine protette possano realizzare, anche con gli organismi rappresentativi degli imprenditori ittici, iniziative di comunicazione pubblica e di educazione ambientale per la promozione delle campagne di pulizia del mare, dei laghi, dei fiumi e delle lagune.

Previste anche campagne di sensibilizzazione per il conseguimento delle finalità della stessa legge Salvamare, delle strategie per l’ambiente marino e degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.