Siglata la convenzione che ha tra i vari obiettivi la tutela dell’ambiente marino e costiero, la salvaguardia delle risorse ittiche, la sicurezza della navigazione
Pesca marittima, acquacoltura, tutela dell’ambiente marino e costiero, salvaguardia delle risorse ittiche, sicurezza della navigazione, utilizzo del demanio marittimo e del mare territoriale, polizia marittima e demaniale: è ampio l’ambito di intervento su cui la convenzione tra la Regione Marche e la Direzione Marittima di Ancona prevede una stretta e proficua collaborazione. L’intesa, che disciplina la cooperazione nell’esercizio delle rispettive competenze, è stata firmata questa mattina nella sede regionale dal Vicepresidente Mirco Carloni e dal Direttore Marittimo Contrammiraglio Enrico Moretti.
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“Oggi sigliamo un accordo importante che certifica il ruolo coordinato delle Istituzioni per migliorare la gestione delle risorse ittiche e favorire lo sviluppo della pesca e dell’acquacoltura nel rispetto dei principi della sostenibilità ambientale. E’ di reciproco vantaggio per entrambe le parti implementare ulteriormente il rapporto di collaborazione già esistente per un proficuo esercizio delle finalità istituzionali” è la considerazione del Vicepresidente Carloni che rimarca l’importanza dell’intesa per la salvaguardia e l’incremento delle risorse ittiche e per lo sviluppo economico e sociale della pesca e dell’acquacoltura.
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L’accordo incentiva forme di associazionismo e cooperazione nel ruolo fondamentale per lo sviluppo del settore ittico e per la tutela delle produzioni ittiche locali. Disciplina, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, le azioni di programmazione, supporto e valorizzazione delle attività e delle risorse correlate al comparto della pesca marittima e dell’acquacoltura e la gestione del demanio marittimo con finalità ittica.
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“Ho sempre ritenuto che, per conseguire risultati positivi nell’ottica del servizio da rendere alla collettività, le amministrazioni debbano ‘giocare’ di squadra – ha detto l’Ammiraglio Moretti – individuando al loro interno norme di linguaggio comuni che consentano al cittadino un approccio ‘morbido’ con gli aspetti burocratici che inevitabilmente devono essere espletati. La convenzione che oggi è stata firmata è la dimostrazione della volontà comune di muoversi seguendo questa stella polare in un settore importante per la comunità marchigiana non solo sotto il settore economico, ma anche culturale e sociale, come appunto la pesca.
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La Regione e la Capitaneria di Porto hanno, entrambe, competenze in questo settore, diverse, è vero, ma che necessitano, per quanto detto, di un approccio comune che, in estrema sintesi, andrà ad incidere positivamente sulla tutela della risorsa, sulla sua valorizzazione e, in maniera nemmeno troppo indiretta, sulla salvaguardia dell’ambiente marino”.
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Le principali attività di competenza della Direzione Marittima, previste dalla Convenzione, fanno riferimento al comando dei porti e l’esercizio delle funzioni amministrative di Autorità marittima come la polizia marittima nei porti, sul demanio marittimo e nel mare territoriale e la regolazione amministrativa e verifica del corretto utilizzo dei beni demaniali marittimi, la certificazione della formazione del personale marittimo, la disciplina del diporto nautico, il contenzioso per i reati marittimi depenalizzati. Oltre all’attività di ricerca e soccorso in mare, la sicurezza della navigazione, l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di pescaturismo, la protezione dell’ambiente marino e costiero, il coordinamento delle azioni per la lotta all’inquinamento marino. Inoltre, vigila e controlla le attività di pesca e acquacoltura e l’intera filiera commerciale dei prodotti ittici, per finalità ecologiche di tutela degli stock e per la tutela del consumatore finale.
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La Regione e la Direzione Marittima intendono quindi collaborare nella condivisione di dati, l’interscambio di professionalità e il coordinamento delle rispettive capacità operative, per ottimizzare l’impiego delle risorse della Pubblica Amministrazione e creare sinergiche linee di azione coordinata in attuazione delle politiche di tutela dell’ambiente, di gestione sostenibile della pesca e di tutela ecologica delle risorse ittiche del mare. La Convenzione ha efficacia tra le parti per un periodo di tre anni.
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