È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’atteso decreto di riparto dei fondi per lo sviluppo e il sostegno delle filiere della pesca e dell’acquacoltura, a cui sono destinati 20 milioni di euro. Un risultato importante che si poggia sulle risorse che abbiamo inserito nell’ultima Legge di Bilancio per aiutare uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia a causa della chiusura del canale Ho.re.ca che, con ristoranti e mense, rappresenta il principale mercato per il pesce fresco nazionale.
La gran parte delle risorse, pari a 15 milioni di euro è assegnata alla pesca marittima con i contributi alle imprese armatrici che saranno riconosciuti in funzione della stazza delle imbarcazioni. All’acquacoltura vanno 3,5 milioni di euro: da un minimo di 5.000 euro per le microimprese a cui è assegnato l’85% dei fondi a un massimo di 20 mila euro (5% del totale). Infine, 1,5 milioni di euro sono dedicati alla pesca nelle acque interne: 993mila euro in Veneto, 143mila in Sardegna, 104mila in Lombardia, 75mila in Puglia, 70mila in Emilia-Romagna e il resto suddiviso tra le altre regioni. Lo si apprende dalla commissione Agricoltura della Camera dei deputati.