Ancora un incidente mortale sul lavoro, stavolta al largo di Pesaro, a bordo di un peschereccio. Un marinaio tunisino di 26 anni, assunto da poco, è morto dopo esser stato colpito da un’attrezzatura dell’imbarcazione che si è sganciata improvvisamente. Non sono serviti a nulla i tentativi di salvarlo da parte del 118 una volta riportato a riva.

A riguardo è intervenuta la Confsal pesca con il segretario nazionale Bruno Mariani, che ha affermato come “si continua a morire di lavoro ed anche a bordo di un’imbarcazione dove tutto, per il perimetro ridotto, dovrebbe essere ben controllato a conferma d’ogni criterio di sicurezza a termine di legge ed a tutela dell’incolumità dei lavoratori. La nostra Federazione esprime pieno cordoglio alla famiglia della vittima, purtroppo anche il settore ittico come molti non credono è pianamente coinvolto nei rischi mortali proprio come gli altri comparti. L’interrogatorio di queste ore alle persone dell’equipaggio della ‘Orca’, insieme alle indagini da parte della Procura della Repubblica di Pesaro affidate alla Capitaneria di porto, spero possano fare chiarezza su questa morte inaccettabile”.