Compie 100 anni l’attività di produzione di conserve ittiche della famiglia Macaluso a Palermo che oggi produce coi marchi Coalma, Due Pavoni e Sant’Erasmo. Tutto cominciò negli anni ’20 del secolo scorso, quando Francesco Macaluso a Palermo nella zona del porticciolo di Sant’Erasmo insediò un piccolo stabilimento di lavorazione e trasformazione di pesce azzurro (sarde, acciughe, alici, sgombro) a cui unì l’attività di piccola pesca tradizionale e artigianale del tonno rosso del Mediterraneo.

Gli anni ’50 segnano l’inizio dell’importazione e della lavorazione del tonno pinna gialla, pescato nell’ Atlantico, nello stabilimento palermitano. Dal 2000, dismessa la flotta peschereccia la ditta si concentrò sull’attività di lavorazione e di trasformazione dei prodotti. Nel decennio scorso l’azienda ha avviato un processo di ristrutturazione a livello manageriale sul solco sempre della tradizione familiare che vede l’ingresso in azienda della quarta generazione con Vincenzo Bonura, oggi general manager, e Claudia Pellitteri, brand manager. Il 2014 è stato l’anno dell’inserimento di nuovi soci che hanno apportato capitali freschi e soprattutto – dice l’azienda – un significativo know-how relativo alla distribuzione e al marketing, aspetto complementare alla tradizionale attività di trasformazione. In occasione del traguardo del centenario l’azienda ha deciso di sostenere concretamente l’ospedale delle testuggini di Lampedusa e il lavoro dei volontari.

A giugno saranno documentate le attività dell’ospedale e divulgate anche attraverso i social, attivando un processo di sensibilizzazione per la tutela delle tartarughe, la cui vita è messa spesso a repentaglio dai sistemi di pesca illegali e dalla plastica presente nei nostri mari. Al contempo saranno installati pannelli informativi rivolti ai turisti, residenti e pescatori sui sistemi di salvaguardia della specie.

“Internazionalizzazione, ristrutturazione manageriale, ricambio generazionale sul solco della tradizione familiare, innovazione di processo e di prodotto sono i pilastri fondanti del successo dell’azienda – dice Bonura – che la nuova generazione insediata è riuscita a declinare trovando la formula che ha consentito di innestare la modernizzazione dei processi sul solco della continuità familiare. Dal 2019 sotto la ragione sociale Macaluso srl, chiaro riferimento alla matrice familiare, l’azienda con i suoi brand ittici è entrata a far parte del gruppo europeo Freitasmar”.

Il procedimento tradizionale di lavorazione del tonno di prima scelta è rimasto sempre lo stesso: cottura in acqua e sale marino che assicura un prodotto con elevati standard di gusto e naturalezza. Claudia Pellitteri dice: “L’azienda riesce a garantire nelle scatolette il trancio intero, contrariamente alle ditte più commerciali che utilizzano perlopiù tonno precotto che si presenta sbriciolato. Questo ci riporta alla grande verità che il tonno di qualità deve essere sodo, serrato, compatto e sostanzioso, sfatando così il vecchio luogo comune, frutto di una famosa pubblicità degli anni’80, che attribuiva al tonno la qualità della friabilità che anche un grissino poteva tagliare”.

L’azienda prende pesci catturati con metodi di pesca eco-friendly dai pescherecci registrati che rispettano protocolli di pesca sostenibile attraverso il metodo di pesca a circuizione o a canna e che è valsa al tonno Coalma la certificazione “Friend of the sea” e numerose certificazioni grazie all’adozione di protocolli per la sicurezza alimentare, come BRC e IFS.