“Al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica per ribadire importanza ed effetti di alcuni interventi come l’estrazione del gas naturale in Italia che abbiamo ritenuto dover riaffermare al MASE nelle prerogative delle nostre funzioni e che, auspichiamo, il governo stia vagliando”.

Lo afferma Bruno Mariani in rappresentanza della Confsal pesca a margine di un incontro in Ministero con il sottosegretario Claudio Barbaro. “L’avvio della costruzione dell’elettrodotto sottomarino d’interconnessione tra Italia e Tunisia rappresenta sicuramente un successo dell’Esecutivo e sicuramente un ottimo nuovo corridoio energetico tra Africa ed Europa che incrementa la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, ma siamo convinti che – spiega Mariani – i 300 miliardi di m³ di gas interno disponibili debbano essere sfruttati e che il Pitesai – Piano per la transizione energetica delle aree idonee del ministero per la Transizione ecologica, possa essere ulteriormente sbloccato per contribuire in maniera significativa all’indipendenza energetica, alla sicurezza del sistema elettrico ed allo sviluppo delle fonti rinnovabili”.

“Abbiamo trovato nel sottosegretario Barbaro – continua il segretario Mariani – ampia disponibilità all’ascolto ed alla ricezione delle nostre istanze che, come parti sociali, ci sentiamo di indicare. Azioni come la sua ultima missione in Egitto all’EMGF, per confrontarsi sulle politiche comuni per l’utilizzo del gas da scoprire nel Mediterraneo orientale, sono fondamentali in un’ottica di collaborazione con gli altri Paesi ed ulteriore approvvigionamento, ma ribadiamo l’importanza di valorizzare in primis il gas domestico”.

“Ringraziamo il sottosegretario – conclude Bruno Mariani – per aver dimostrato sensibilità su tutti i temi legati alla pesca, alla Pac ed alla sostenibilità marina, su cui la Confsal pesca insieme a quelli dei lavoratori del settore ittico ed agroalimentare si batte quotidianamente”.