Si è svolta a Taranto, nella sede del Circolo fotografico ‘Il Castello’ di via Plinio, la presentazione dello studio “Opportunità di diversificazione del reddito e accesso ai finanziamenti Ue per la piccola pesca in Unione Europea”

L’incontro organizzato e promosso dall’europarlamentare Rosa D’Amato, trasmesso in diretta streaming ed a cui ha preso parte la Confsal Pesca, chiamato FONDI EUROPEI, DIVERSIFICAZIONE DEL REDDITO: DUE STRADE PER LA PESCA ARTIGIANALE – Lo studio”, ha registrato la presenza di addetti ai lavori, rappresentanti delle associazioni di categoria, pubblici amministratori, autorità cittadine, giornalisti e cittadini interessati.

La pesca artigianale è del resto un fondamento dell’economia delle fasce costiere. È lavoro, tradizione, cultura, storia, rispetto del mare. E il dibattito sviluppato ne ha confermato la rilevanza e la passione che questa attività richiede in chi la svolge e chi è chiamato a tutelarne valore e prospettive.

Per garantire la transizione equa verso un’industria della pesca più sostenibile e il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal, è indispensabile riconoscere l’importanza di questo comparto per assicurarne il futuro attraverso la corretta attuazione degli strumenti UE disponibili da parte degli Stati membri e degli Enti locali. E’ stato questo uno dei fili conduttori di un a discussione articolata e che ha posto in evidenza sfumature e sensibilità culturali che, frutto di un confronto costruttivo, ha posto le basi per una prosecuzione efficace delle azioni e dei discorsi da mettere in campo a Taranto come nel resto della fascia costiera del mezzogiorno d’Italia, con una visione euro-mediterranea del comparto, in chiave sostenibile e tesa alla tutela imprescindibile dell’ecosistema marino.

Lo studio presentato ha definito, infatti, una visione d’insieme dello stato della piccola pesca nell’Unione e sviluppa un focus sulle opportunità di finanziamento UE attualmente disponibili per il settore e sulle migliori pratiche per la diversificazione del reddito in questo segmento produttivo.

Hanno partecipato, tra gli altri, oltre a Rosa D’Amato, il segretario nazionale Confsal pesca Bruno Mariani, il giornalista Angelo Di Leo, il ricercatore Cnr-Irbim Fabio Grati, il funzionario per le politiche della pesca nel Mediterraneo Commissione Europea – Dg Mare Giacomo Chato Osio, Cosimo Bisignano di Legacoop agroalimentare, Marco Costantini e Giulia Prato del Wwf  e la project manager Francesca Perretta dell’Agenzia Marche Agricoltura Pesca che, insieme a D’Amato, ha firmato lo studio.