La Commissione europea ha presentato un pacchetto di misure per migliorare la sostenibilità e la resilienza del settore della pesca e dell’acquacoltura dell’Ue. Il pacchetto comprende quattro elementi: una comunicazione sulla transizione energetica del settore della pesca e dell’acquacoltura dell’Ue, un piano d’azione per la protezione e il ripristino degli ecosistemi marini, una comunicazione sulla politica comune della pesca, e una relazione sull’organizzazione comune dei mercati dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Gli obiettivi principali delle misure sono promuovere l’uso di fonti energetiche più pulite e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, nonchè ridurre l’impatto del settore sugli ecosistemi marini. Un “Patto per la pesca e gli oceani” sosterrà inoltre la piena attuazione della Politica comune della pesca (Pcp), in coordinamento con gli Stati membri e le parti interessate del settore, compresi i pescatori, le organizzazioni di produttori, i consigli consultivi regionali, la società civile e gli scienziati. Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni del settore della pesca, la Commissione propone di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e di puntare a un settore della pesca e dell’acquacoltura neutrale dal punto di vista climatico, in linea con una delle ambizioni del Green Deal europeo di raggiungere la neutralità climatica nell’Ue entro il 2050. Una delle azioni chiave è la creazione di un partenariato per la transizione energetica, che miri a riunire tutte le parti interessate, per affrontare collettivamente le sfide della transizione energetica del settore.

Per quanto riguarda la protezione degli ambienti marini, invece, il piano d’azione mira a realizzare la Strategia dell’Ue sulla biodiversità per il 2030 e a proteggere legalmente ed efficacemente il 30 per cento dei mari europei. Per raggiungere questo obiettivo, la Commissione invita gli Stati membri ad adottare misure di conservazione della pesca per proteggere e gestire efficacemente le aree marine protette, con un calendario chiaro. Questi sforzi dovrebbero includere la protezione delle aree di riproduzione e di vivaio dei pesci, la riduzione dei tassi di mortalità dei pesci e il ripristino delle aree centrali per le specie e gli habitat sensibili. Il piano mira anche a ridurre l’impatto della pesca sui fondali marini e propone azioni per aumentare la selettività degli attrezzi e delle pratiche di pesca e per ridurre le catture accidentali di specie minacciate, stabilendo un calendario per aiutare gli Stati membri a dare priorità alle specie che richiedono maggiore protezione. Il “Patto per la pesca e per gli oceani”, invece, mira a contribuire all’attuazione della politica comune della pesca. Come si legge nel comunicato rilasciato dalla Commissione Ue, “i tre principi base su cui si basa la politica sono ancora attuali: sostenibilità ambientale, sociale ed economica, cooperazione regionale efficace e processo decisionale basato sulla scienza”.

La Commissione Ue propone un Patto per la pesca e gli oceani, che riunisca tutte le parti interessate e che possa aprire una nuova fase di dialogo e cooperazione tra la Commissione e tutte le parti interessate. “Esso contribuirà a creare una comprensione comune degli obiettivi da raggiungere e ad adattare la politica, se necessario”, si legge nella nota. “Proponiamo azioni concrete per ripristinare gli ecosistemi marini e ridurre l’impatto delle attività di pesca sull’ambiente marino, rispondendo così anche agli impegni assunti dall’Ue nello storico accordo raggiunto alla Cop15 di Montreal su un nuovo quadro globale per la biodiversità. Stiamo inoltre promuovendo una transizione energetica per aiutare il settore ad adattare le proprie imbarcazioni e attrezzature, migliorare le condizioni di lavoro e passare a fonti di energia rinnovabili e a basse emissioni di carbonio. Sappiamo che si tratta di un compito impegnativo. Per questo motivo, la trasformazione sarà graduale e promuoveremo il dialogo tra tutte le comunità per gettare le basi di un settore della pesca e dell’acquacoltura resiliente”, ha dichiarato il commissario Ue per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevicius.