La Confsal pesca con il suo maggiore rappresentante, Bruno Mariani, dopo aver incontrato i segretari Confsal della Città di Trapani e di Mazara del Vallo, per trattare alcuni dei tanti aspetti che interessano il comparto ittico della Sicilia occidentale insieme a quello agroalimentare, ha dedicato all’agenda fitta di impegni anche una visita a Favignana, isola di pesca e di lavoro connesso a questa.
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Il segretario nazionale dopo aver “fatto il punto” con alcuni titolari delle imprese ittiche locali, ha infatti incontrato anche il Primo cittadino in una visita istituzionale in Comune ed i rappresentanti di altre realtà associative come Giuseppe Riticella del “Cstm-Accademia del Turismo” e Vito Campo e Francesco Genova, rispettivamente Presidente e segretario di Sistema Impresa in regione. Amministratori e rappresentanti delle Associazioni hanno discusso, tra le altre cose, delle attività che potrebbero positivamente concretizzarsi nel settore turistico-alberghiero ed extra alberghiero: dalla formazione professionalizzante all’implementazione del marchio di qualità ambientale da estendere alle case vacanza.
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Sull’ittico nello specifico ci si è confrontati, invece, sulla piccola pesca sostenibile, l’acquacoltura e la sicurezza alimentare; temi in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile della Fao, i cosiddetti “4 Betters”.
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“Sarebbe interessante – ha detto Marini in un passaggio del suo intervento – rafforzare intese e partenariati della pesca artigianale e dell’acquacoltura anche su piccola scala. Ne sono buoni esempi, geograficamente vicini, il ‘Ripape’ che coinvolge la Spagna. Od anche la piattaforma maghrebina e nordafricana. Bisogna continuare, perchè non danneggia il settore, ad amplificare le voci dei piccoli pescatori continuando a sostenere lo sviluppo di piani e strategie nazionali inclusivi per la pesca artigianale e l’acquacoltura ”.