Si è concluso con un affollato seminario a Ercolano, Napoli, il progetto della Confsal Pesca “Al fermo informati” , finanziato dal programma nazionale triennale pesca e acquacoltura 2023 del Ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare. “Al fermo informati” nasce dall’esigenza di tutelare il Mediterraneo, riconosciuto come “santuario di biodiversità”. Spesso vittima del sovra-sfruttamento dei beni ittici, il mancato adeguamento delle modalità di pesca ai cambiamenti ambientali e l’impiego erroneo di attrezzature da pesca.
Confsal Pesca, il seminario “Al fermo informati”
Presso l’Hotel “Punta Quattro Venti” di Ercolano si è svolta la giornata di studi con esperti del settore, ricercatori, imprese ittiche e lavoratori. Un’occasione per illustrare – si legge in una nota di Confsal Pesca – con la collaborazione di Oceanis srl i vantaggi e le criticità dell’assegnazione delle quote di tonno rosso alla pesca artigianale. Obiettivo dell’evento facilitare il dialogo tra aziende ittiche locali, da un lato, e centri studi di ricerca del settore, dall’altro.
L’assegnazione delle quote di tonno rosso
L’assegnazione delle quote di tonno rosso alla pesca artigianale – spiegano gli organizzatori – è una misura che può avere sia effetti positivi che negativi. “È importante che le quote siano assegnate in modo trasparente e equo. In modo da garantire la sostenibilità della pesca e la sicurezza occupazionale dei pescatori artigianali. In Italia, l’assegnazione delle quote di tonno rosso alla pesca artigianale è regolata dal Piano di recupero del tonno rosso nel Mediterraneo. Che è stato approvato dalla Commissione europea nel 2010. Il Piano prevede che le quote di pesca siano assegnate in base a criteri economici, sociali e ambientali”.
Tutela e riqualificazione del Mediterraneo
Il progetto “Al Fermo informati” nasce con l’intento di sostenere una politica del mare ecosostenibile che si impegna per la tutela la riqualificazione del Mediterraneo. I seminari hanno voluto promuovere la conoscenza di azioni migliorative da attuare per la salvaguardia del tonno rosso. Anche conosciuto come il “Re del Mediterraneo”, ha un grande valore nutrizionale per le sue carni ricche di omega 3. Ma anche un grande valore socio-culturale per il suo utilizzo nella preparazione di sushi e sashimi, noto piatto tradizionale giapponese. E, di conseguenza, un notevole valore economico per il suo potenziale sul mercato. Tutto ciò ha portato velocemente al suo sfruttamento e a pratiche di pesa illegali e alla minaccia della sua estinzione.
Mariani: accrescere la conoscenza delle pratiche
Al seminario di Ercolano sono intervenuti tra gli altri Flaminia Mariani, Paolo Pignalosa, Bjorn Callus, Jean Pierre Silva, Luigi Pappalardo, Marco Giacchetta, Giuliano Greco, Carmelo Squadrito e Alba Bernardi. “I seminari hanno svolto una importante riflessione – ha sottolineato Bruno Mariani segretario nazionale Confsal pesca – sul decreto del Masaf, che fissa la ripartizione nazionale delle quote di cattura a seconda dei settori di pesca e delle aree geografiche, con l’obiettivo di diffondere e accrescere le competenze specialistiche degli operatori rispetto alla ricerca scientifica e alle nuove prassi per la tutela del tonno rosso come specie da proteggere accanto allo sviluppo digitale dei sistemi innovativi a supporto degli operatori della pesca”