Più rinnovabili significa meno emissioni di gas serra, più innovazione e sostenibilità in sinergia col mondo dell’agricoltura, ma anche recupero di spazi del territorio

Via libera ufficiale al decreto sull’agri-voltaico, che mette a disposizione oltre un miliardo di euro del Pnrr per la realizzazione di impianti di energia pulita sui terreni agricoli. L’obiettivo è installare almeno 1,04 gigawatt entro il 30 giugno 2026, grazie a un contributo e a una tariffa incentivante. Lo rende noto il viceministro all’Ambiente e Sicurezza energetica, Vannia Gava.

L’agrivoltaico rappresenta una rivoluzionaria fusione tra agricoltura e produzione di energia rinnovabile e si adatta a diverse tipologie di colture e allevamenti. Che si abbiano vigneti, frutteti, cereali come frumento e grano, o ci si occupi di orticoltura, l’agrivoltaico può essere integrato senza compromettere la qualità e la quantità delle produzioni. Anche per l’allevamento, i pannelli solari offrono ombra e protezione agli animali, migliorando il benessere e la produttività.

Gli incentivi previsti dal decreto non sono cumulabili con altri incentivi pubblici o regimi di sostegno destinati ai medesimi progetti.