La giunta regionale ha approvato un bando e aperto i termini di presentazione delle domande di aiuto per il tipo di intervento 4.2.1 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022. Si tratta di un tipo di intervento per “Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, ovvero in investimenti materiali nelle imprese agroalimentari per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”.

“Il finanziamento del bando – spiega Federico Caner, assessore regionale al turismo, agricoltura e Fondi UE – prevede una spesa massima di 40.000.000 euro, di cui 7.116.000 euro di cofinanziamento regionale, quota che viene interamente assicurata dalle risorse derivanti dalle economie generatesi in fase di realizzazione delle operazioni concluse e dai disimpegni verificati per rinuncia al finanziamento o per revoca a seguito di inadempienze dei beneficiari dei bandi del Psr 2014-2022. In sostanza, rimettiamo in circolo delle risorse che potranno sprigionare investimenti in agricoltura pari a 40 milioni di euro”.

Il Psr 2014-2022 nel triennio finale del periodo di programmazione registra il completo impegno delle risorse programmate e le operazioni realizzate e chiuse che hanno determinato al 30 settembre 2023 pagamenti a favore dei beneficiari per 1.218.775.729,83 euro. L’Autorità di gestione del PSR 2014-2022 ha operato una verifica delle economie generatesi in fase di realizzazione delle operazioni concluse e per le quali è stato pagato il saldo dell’aiuto, e dei disimpegni che si sono verificati per rinuncia al finanziamento o per revoca a seguito di inadempienze dei beneficiari, accertando una entità di risorse finanziarie sufficiente a coprire il complessivo fabbisogno. Da questo sono derivati gli oltre 7 milioni di euro messi ora a bando.

“La commercializzazione dei prodotti agricoli è uno degli elementi di crescita del nostro settore primario. Grazie alle economie derivanti dal precedente Psr riusciamo a sostenere investimenti strategici, a sostegno, da un lato delle produzioni di qualità e dei nostri produttori, dall’altro della crescita di immagine delle nostre eccellenze agricole”.