Quanto incide l’economia marittima? Dal turismo alla pesca, passando per il commercio e il trasporto marittimo, il mare emerge come un vero e proprio motore di sviluppo economico, fonte di lavoro, innovazione e opportunità economiche. Queste alcune delle ragioni della partecipazione della Confsal pesca alBlu forum” in corso a Gaeta.

“Siamo qui – ha affermato la vice segretaria nazionale Confsal pesca Flaminia Mariani – anche per sottolineare l’importanza di una gestione attenta e sostenibile delle risorse per garantire che queste non vengano esaurite o mal utilizzate. Allo stesse tempo ci preme sottolineare quanto sia importante nel settore della pesca la formazione per i nostri giovani; è a questa che come sindacato dei lavoratori del settore ittico puntiamo molto, anche perché propedeutica alla cultura di una buona sicurezza sul lavoro”.

All’evento, giunto alla sua terza edizione, erano presenti le autorità locali e nazionali insieme agli attori principali dei settori dell’economia del mare, privati e pubblici, federati e associati, come parte di una rete moltiplicatrice e a sostegno dello sviluppo della blue economy nazionale ed europea di cui ha parlato nel suo intervento il ministro Musumeci.

“Considerando non solo le potenzialità che offrono le nostre coste, il mare insieme alla pesca – ha continuato Flaminia Mariani – rappresentano anche nel Lazio un bene ed un settore strategico per il suo sviluppo. Con l’approvazione in Regione del Piano dei porti che consentirà la nascita di nuove portualità di piccole e medie dimensioni come a Tarquinia, Montalto di Castro, Ladispoli, Latina, Terracina, Formia e Ponza, mare e pesca saranno sempre più importanti e decisivi per il lavoro e l’economia reale”.

Il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, ha poi sottolineato come “una nazione che ha 8000 km di costa abbia anche bisogno di una formazione diffusa, di mettere in rete tutti gli istituti di formazione. Il progetto di un’università del mare potrebbe oggi essere rivalutato perché il Mediterraneo, grazie al governo Meloni e alla sensibilità della Premier nella costruzione del Ministero del mare, ha ora una nuova prospettiva, una visione diversa, operativa”.

Nicola Procaccini, Europarlamentare FDI e Presidente del gruppo parlamentare ECR ha evidenziato: “La riforma degli ETS grava sul trasporto marittimo e che fa sì che il trasporto marittimo e intere nostre infrastrutture decisive, come il Porto di Gioia Tauro, siano in enorme difficoltà per questa tassa che devono pagare i trasportatori perché crea uno squilibrio in termini di concorrenza rispetto a chi viaggia in altri porti. Cosa che porta ad uno svantaggio competitivo. Dobbiamo guardare al mare con un approccio più equilibrato”.

Ad aprire i lavori è stato stato il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, che in un video messaggio ha dichiarato: ”il governo sta lavorando, compatibilmente con le risorse finanziarie, a rendere strutturale la tonnage tax”. Sono intervenuti, tra gli altri, il Vice Ministro Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, il Presidente Assonautica Italiana Giovanni Acampora, i parlamentari Luca Squeri e Maria Grazia Frijia e Simona Petrucci, il Capo di Gabinetto Ministro Protezione civile e Politiche del mare Riccardo Rigillo, l’Assessore Politiche del Mare Regione Lazio Pasquale Ciacciarelli, il Presidente dell’XI Commissione Regione Lazio Enrico Tiero e il Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto.

 

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