L’incontro, svolto presso la biblioteca “Forte Michelangelo” della Capitaneria del Porto di Civitavecchia, rientra nell’ambito dell’integrazione strategica con il Programma Nazionale della Pesca e dell’Acquacoltura 2025-27 (MASAF)
La città di Civitavecchia ha ospitato il convegno “Mare Futuro”, evento promosso da Confsal pesca che ha acceso un dibattito cruciale sulla sicurezza sul lavoro, la formazione, la digitalizzazione e la sostenibilità nel comparto della pesca. L’incontro ha riunito istituzioni, associazioni, esperti e operatori, ponendo con forza l’accento su un settore strategico ma sfidato da rischi e trasformazioni profonde.

Tra i relatori dell’evento, il Consigliere regionale del Lazio Marco Bertucci ed il Direttore marittimo del Lazio Capitano Michele Castaldo che ha sottolineato l’importanza di ascoltare e rispondere alle istanze del settore.
Il segretario generale della Fesica Bruno Mariani e la Vice segretaria nazionale di Confsal pesca Flaminia Mariani hanno posto al centro il tema della sicurezza, chiedendo di superare interventi episodici per un cambio di passo strutturale e partecipato sulle ataviche problematiche di questo settore. “Per noi, ha sottolineato Flaminia Mariani, questa è ulteriore occasione per farsi carico delle problematiche che alcune cooperative di pesca ci hanno posto sul tavolo del dibattito e che possono sancire o meno il proseguo delle loro attività lavorative”.

Dal punto di vista sociale e sindacale, “Mare Futuro” si è presentato come un laboratorio innovativo per dare dignità e futuro al lavoro in mare, valorizzando la formazione continua e l’adozione di tecnologie digitali che possano rendere più economica, efficiente e sostenibile l’attività ittica. Il presidente di Unci Agroalimentare Gennaro Scognamiglio e il Capitano Paolo Pignalosa di Oceanis hanno evidenziato come serva rendere il mestiere del pescatore “più attrattivo e redditizio” e come l’innovazione e tutela ambientale debbano andare di pari passo “per garantire un equilibrio duraturo in un settore in continuo cambiamento”.
Un momento altrettanto significativo è stato l’intervento del Direttore dell’Apostolato del Mare Don Bruno Bignani, che dopo un’approfondita riflessione sulla realtà attuale del comparto, ha richiamato l’attenzione sulla costante necessità di “un supporto umano e spirituale per chi lavora in condizioni spesso difficili, sottolineando l’importanza del benessere degli operatori marittimi”.
La Segretaria Generale Confsal Valentina Margiotta, ha evidenziato che i dati sugli infortuni richiamano a un impegno corale e coraggioso: “Il mare ci insegna che la rotta si tiene insieme, con l’impegno di tutto l’equipaggio. Allo stesso modo, la sicurezza deve diventare il risultato di un impegno comune: istituzioni, imprese, comunità e lavoratori che remano nella stessa direzione con la tutela di un sindacato quale Confsal pesca”.

Il Consigliere regionale del Lazio, Marco Bertucci, portate all’attenzione pubblica le criticità segnalate da diverse cooperative di pesca, in cerca di risposte concrete e di politiche di sostegno, si è mostrato disponibile ad “un’interlocuzione duratura presso l’Ente pubblico”, insieme alle associazioni sindacali presenti.
“La trasversalità degli interventi – ha spiegato Rogero Fiorentino a termine dell’incontro – ha messo in luce una consapevolezza nuova: il mare e il lavoro in mare possono rappresentare un’opportunità di rinascita per il settore, a patto che siano affrontati con un approccio integrato capace di tenere insieme migliori guadagni, l’ammodernamento delle flotte di pesca, la formazione, l’innovazione, la sicurezza e la sostenibilità ambientale scevra da alcune politiche restrittive che l’Unione europea sta ponendo e che spesso premia le importazioni e la concorrenza sleale più che la valorizzazione delle imbarcazioni locali”.
Confsal pesca rafforza così il proprio ruolo non solo come difensore dei diritti dei lavoratori, ma anche come protagonista di un cambiamento culturale necessario per garantire un futuro sostenibile e attraente per le giovani generazioni che al settore vogliono avvicinarsi o che per tradizione familiare si trovano a viverlo con tutte le difficoltà di questi tempi.
Per “Mare Futuro” sono intervenuti anche il caratista Salvatore Cicatello ed i biologi marini Francesco Tiralango e Paola Leotta.
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