In vista del prossimo Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Unione Europea, previsto per il 26 maggio a Bruxelles, un gruppo di Stati membri – con l’Italia tra i promotori – presenterà un documento congiunto per esprimere contrarietà all’ipotesi di accorpare i fondi della Politica Agricola Comune (PAC) ad altri strumenti finanziari nel bilancio UE 2028-2034.
Il testo ribadisce la necessità di mantenere la PAC come linea di finanziamento autonoma e strutturata, ritenendo che la sua funzione strategica vada oltre la sola produzione agricola, coinvolgendo anche la tutela ambientale, la sostenibilità territoriale e la coesione sociale. Il documento è frutto di un confronto tra diverse capitali europee e punta a raccogliere un ampio consenso tra gli Stati membri. Sono in corso valutazioni per eventuali affinamenti tecnici in vista della presentazione ufficiale.
Per il comparto della pesca e dell’acquacoltura, anch’esso beneficiario dei fondi strutturali legati alla PAC e al FEAMPA, l’esito di questo confronto sarà determinante in termini di risorse disponibili, programmazione a lungo termine e sostegno alla transizione ecologica del settore.