Grazie alla sinergia tra Masaf, Inail, Ismea e Crea i trattori più datati ancora in uso saranno adeguati agli standard più recenti tramite l’installazione di dispositivi di protezione aggiuntivi
Nell’ambito del protocollo d’intesa Masaf-Inail sottoscritto nel dicembre 2024 con l’obiettivo di sviluppare iniziative volte alla tutela della sicurezza dei lavoratori delle aziende agricole, alla promozione della cultura della prevenzione e al reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro, l’accordo attuativo tra il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf), l’Inail, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentale (Ismea) e il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) punta a promuovere l’ammodernamento dei trattori agricoli e forestali già in uso, adeguandoli ai requisiti essenziali di sicurezza mediante il ricorso a soluzioni tecnologiche innovative e di facile installazione.

Proprio per questo si è svolta oggi a Roma, presso il Palazzo dell’Agricoltura, la conferenza stampa di presentazione dei nuovi interventi per la tutela della salute e della sicurezza nel settore agricolo. L’incontro, introdotto e moderato da Raffaele Borriello, ha visto la partecipazione di Marcello Fiori, direttore generale dell’Inail, Marco Lupo, capo del Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica del Masaf, Andrea Rocchi, presidente di Crea, Livio Proietti, presidente di Ismea, Fabrizio D’Ascenzo, presidente dell’Inail, e del ministro Francesco Lollobrigida.
La dotazione finanziaria. L’iniziativa dispone di una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, previsti dal bilancio di previsione Inail 2025 e destinati a coprire i contributi a fondo perduto alle imprese. Altri 500mila euro, inoltre, saranno messi a disposizione dal Masaf per le attività di comunicazione finalizzate alla divulgazione dell’iniziativa.
I beneficiari. La misura offre un supporto concreto alle micro, piccole e medie imprese operanti nei settori agricolo e agromeccanico. Queste realtà, spesso a conduzione familiare, rappresentano infatti una parte significativa del tessuto produttivo agricolo italiano e devono affrontare difficoltà oggettive nell’adeguamento alle normative di sicurezza per la scarsità di risorse economiche, la limitata disponibilità di personale specializzato e la complessità delle procedure tecniche e amministrative richieste.
Le caratteristiche del contributo. L’aiuto previsto consiste in un finanziamento a fondo perduto, erogato tramite un apposito bando, pari all’80% del costo complessivo dell’intervento di ammodernamento del trattore, con un importo massimo concedibile pari a duemila euro per ciascun beneficiario, anche in caso di più interventi richiesti contemporaneamente sullo stesso mezzo.
Gli interventi ammessi. Gli interventi tecnici finanziabili comprendono l’acquisto e l’installazione di dispositivi che migliorano la sicurezza dei trattori, come il sistema per il riposizionamento in sicurezza della struttura di protezione antiribaltamento (Rops), avvisatori acustici e/o luminosi che si attivano nei casi in cui la cintura di sicurezza non sia allacciata, avvisatori acustici e/o luminosi che segnalano il mancato inserimento del freno di stazionamento, telecamere con sistemi di allerta per segnalare la presenza di ostacoli o persone nella zona di lavoro e indicatori di pendenza che riducono il rischio di capovolgimento. Queste soluzioni sono state individuate per essere di facile reperibilità e installazione e adattabili alle diverse tipologie di mezzi, nel rispetto delle normative vigenti e delle linee guida tecniche dell’Inail.
